
Recentemente sono rientrata a Verona, e volendo continuare il mio percorso di apprendimento e studio del tango, mi sono trovata a cercare e valutare corsi e scuole che la città offre, nella speranza di trovare il luogo migliore per me.
Sono andata a far pratica in più associazioni sportive di tango e tutti offrivano la prima lezione di prova gratuita. Questo mi ha permesso di valutare sommariamente la gradevolezza delle classi nel loro complesso. Certamente esiste un ampio grado di soggettività e quindi nessuno potrà sostituirsi alla persona nella scelta del corso più idoneo al proprio modo di imparare.
Mostrare e seguire, come si studia durante la lezione di tango
Personalmente, ho bisogno di essere seguita. Non mi basta che gli insegnanti mostrino i passi, devono anche controllare che io abbia capito. Esistono ballerini bravissimi, riconosciuti internazionalmente, che potrebbero non essere degli altrettanto bravi insegnanti. Vale per tutto, lo sappiamo bene, a prescindere dalla disciplina. Un professionista di fama, non è necessariamente un bravo insegnante, o potrebbe anche esserlo, ma i due ruoli sono comunque diversi. Per insegnare oltre a conoscere la materia, si deve anche avere la voglia di trasmettere una conoscenza, che va al di là della capacità tecnica e dall’impegno che si è dimostrato per raggiungere un certo grado di perfezione. Oltre alla voglia di trasmettere una conoscenza, si deve possedere un elevato grado di pazienza, tolleranza alla ripetizione e chiarezza espositiva. Tutte doti che vanno coltivate da un insegnante professionista, tanto quanto l’eleganza dei movimenti.
Una coppia di tangueros, è meglio di uno solo
Nei corsi a cui ho partecipato, ho apprezzato che i maestri fossero due. Capita però di avere degli insegnanti singoli, ma essendo il tango un ballo di coppia, trovo sbilanciato mostrare i passi e seguire la classe da soli. Inoltre uomini e donne hanno paseo, accorgimenti e adorni differenti. Tutti possono imparare tutto, ma giusto per cominciare, forse è più chiaro che ognuno mantenga un ruolo e si perfezioni su quello. In questo come in altri casi della vita “two is meglio che one”.
Postura. Una parola e mille personalità
Complessivamente il ballo deve essere bello, elegante e passionale. Non sono aspetti da sottovalutare e colorano la tecnica, come un vestito può esaltare o mortificare qualunque nostra caratteristica ed inoltre comunicano in parte chi siamo. Un mio insegnante, quando ancora vivevo a Venezia, diceva, “nel tango non ci sono maschere”. Anche in questo caso, chi ci guida in questo percorso, saranno i primi a mostrare e comunicare queste qualità, anche nel contesto di classe. Se non aspirassi ad arrivare a ciò che vedo, perché dovrei intraprendere un percorso che potrebbe portarmi in quella direzione?
Circondati da ciò che ti fa stare bene, anche quando studi un ballo nuovo
Ognuno si circonda con ciò che preferisce e lo fa sentire a suo agio. C’è chi preferisce vivere in città, chi immerso nel verde. Chi acquista nel negozio sotto casa, chi al centro commerciale, o online. Ci sono vantaggi e svantaggi in ogni situazione ed in diversi tipi di relazione umana. Io adoro le scuole di ballo. Quelle con gli specchi ed il parquet lucido. Non sono certo dei vezzi, ma anche lo fossero che male ci sarebbe? Gli specchi permettono di controllare la postura ed avere una migliore consapevolezza della propria presenza nello spazio. Il pavimento perfettamente liscio, facilita ogni pivot e l’estensione della gamba. Personalmente so di avere delle difficoltà in merito, non sono movimenti a me spontanei e devo forzarmi un po’, ma se posso aiutarmi dalle migliori condizioni ambientali, perché non concedermele? Anche per questo mi è piaciuta la sala che ho trovato alla School of Art di Caldiero, ed ho pensato che valesse la pena l’allontanamento da zone più affollate. Anche in questo caso, ho valutato in base al tempo a disposizione e alla mia possibilità concreta di spostarmi, ma certamente regalarmi un’ora e mezza in un bel contesto, ha un suo valore intrinseco e dà un maggior valore anche a ciò che scelgo. Questo vale naturalmente per tutti, ma altrettanto evidentemente, le priorità cambiano per ciascuno.
Una milonga tira l’altra
La classe nel complesso è un ulteriore elemento che può essere valutato. Se cercate anche un’occasione di socializzazione, studenti più o meno aperti possono farvi optare per un’associazione o l’altra. Certamente imparo meglio e con maggior soddisfazione se si crea un po’ di affiatamento, in un contesto in cui magari ci si aiuta a vicenda, ma non so se questo dipenda dagli isegnanti o dalle propensioni individuali di ciascuno studente. Andare a ballare qualche milonga assieme è un grande bonus per principianti e non, anche se poi è altrettanto importante non limitarsi ai volti noti e rassicuranti. Al momento, mi sento di consigliare la milonga della domenica sera a San Martino Buon Albego. L’area industriale di Verona est, è abbastanza triste, ma la sala da ballo ed i ballerini che richiama, meritano.