Tango e autoconoscenza, connubio che si è rivelato molto utile nel ballo
eccellente lavoro di Carola Nadal sull’autoconoscenza, applicato ai corsi di Tango Argentino.
LA MENTE: equilibrio iniziale – squilibrio – nuovo equilibrio.
Ognuno di noi si avvicina ad un maestro con uno “stato di equilibrio iniziale”, portiamo nella nostra mente ogni tipo di informazione da quando nasciamo.
Durante il processo d’apprendimento d’una attività creativa dove il corpo ed il nostro essere interno sono in gioco è possibile sentirci esposti, se questo succede si generano reazioni diverse che forse disconosciamo come proprie.
Per esempio: il fatto di non conoscere genera senso di allerta, una situazione limite o estrema una sensazione di paura o insicurezza, ci sentiamo scomodi, poniamo resistenza ad un possibile errore, temiamo il ridicolo, ci imponiamo di colmare aspettative proprie e altrui generando nella nostra mente uno “squilibrio”, un senso del pregiudizio con noi stessi e allo sguardo d’un “altro” come un giudice.
Tutte ed ognuna di queste sensazioni producono un blocco energetico
La percezione ed il sentire perdono “presenza” nel qui ed ora, il nostro corpo lo manifesta in qualche modo e inconsapevolmente tentiamo di tornare allo stato d’equilibrio iniziale, uno stato che ci soddisfa o ci fornisce maggiore “sicurezza”.
I pensieri determinano il nostro vivere quotidiano, riuscire a lavorare sui nostri pensieri tentando di osservarli senza giudicarsi, ci procurerá una condotta meno ansiosa più calma e serena, saremo più presenti nel momento in cui dobbiamo vivere. Allora avremo la possibilità di essere predisposti a ricevere e processare la profondità d’un contenuto generando un’apertura e producendo un “nuovo stato di equilibrio”.
“Per sperimentare questo nuovo stato dobbiamo avere presente che esiste una parola che aziona la nostra mente come una chiave psicomagica: il segreto sta nella parola permesso”.
AUTOCONOSCENZA: Il gioco
Il gioco è un motore che ci spinge a conoscerci, ci fornisce la possibilità di permetterci di scoprirci, nel gioco non c’è qualcosa che possa venire bene o male perché giocando stiamo sperimentando, riconoscendo il nostro essere, il campo da gioco e gli elementi. È permesso tutto quello per cui il nostro desiderio spinge.
Quindi quello che succede con noi stessi mentalmente e internamente favorirà la capacità di osservarci scoprendo come siamo e aprendo tutti i nostri sensi.
“Riconoscerci ed accettare in modo amorevole, che il fatto di non permetterci di fare alcune cose non è perché non sia dentro noi stessi ma perché scegliamo di non lasciarlo uscire.”
Il presente testo è il risultato di una lunga ricerca ed osservazione del suo vissuto della cantante argentina Carola Nadal. Ce ne ha fatto dono durante lo Stage “La Voce del Tango” e vogliamo condividerlo con questo articolo a chiunque stia apprendendo, che sia tango, canto, o vita.Estrazione da: “Apprendimento nella tecnica vocale attraverso l’empatia”, di Carola Nadal.