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Lezioni private di tango a Verona, il giusto compromesso

Passi di una lezione privata di tango

Ovvero, perchè avere un insegnante di tango tutto per sè, è un grande valore aggiunto per correggere incertezze, posizioni del corpo e mantenere quell’equilibrio tanto tanguero, quanto forse poco spontaneo. Per diventare le stelle nascenti delle milonghe veronesi ed imparare nuovi passi, velocizzando il percorso di apprendimento in un lampo. Beh più o meno. Purtroppo l’impegno, quello che ti fa ripassare di tanto in tanto a casa, non si può comprare. Per tutto il resto, come ci ricorda Marstercard, ci sono le lezioni private di tango, proprio in quel di Verona.

Come distinguere un ballerino ed un insegnante di tango, professionale nel suo lavoro

Ballando nelle milonghe vi capiterà di imbattervi in molti insegnanti, più o meno professionisti ed ognuno con un suo stile personale a cui è piacevole affidarsi. C’è chi balla lentamente, estendendo bene le gambe, chi predilige la camminata, chi il controtempo con movimenti più energici. Ad alcuni piace un peso distribuito, ad altri un perno chiaro da cui muovere la ballerina. Camminata con “culino” si, o no. Ogni nazionalità ha la sua preferenza. In fin dei conti anche nel ballo ognuno esprime un po’ della sua personalità, o di ciò che vorrebbe essere, ed è importante assecondare anche questi aspetti e relazionarsi con stili tanto diversi di ballo.

Vista la grande offerta però, penso che fra i criteri di scelta, oltre al feeling soggettivo che si può avere, si possa valutare anche il contesto in cui le lezioni avvengono, la presenza nella scuola o nell’associazione di programmi strutturati, la possibilità di frequentare corsi collettivi per livelli, la presenza di lezioni regolari dedicate alla tecnica dei movimenti, ed infine per l’appunto, la disponibilità dell’insegnante ad offrire delle lezioni private. Tutto questo pacchetto di opzioni, concorrono a dare delle garanzie al nostro percorso di apprendimento ed al modo in cui investiamo il nostro tempo e le nostre risorse.

Scegliere un percorso di gruppo o uno individuale nell’apprendimento del tango

I corsi collettivi mantengono comunque una loro particolare utilità. Gli insegnanti sono due, ed è importante che ci siano entrambe, non è scontato infatti poter vedere contemporaneamente i passi di lui e di lei ed essere seguiti sia da una prospettiva maschile, che da quella femminile. Le esigenze dell’uno, possono non essere sempre in linea con le esigenze dell’altro ed è sempre bene imparare ad ascoltarsi. Nel caso dei giri o degli adorni nella mordida ad esempio, le ballerine hanno la facoltà di dare un ritmo, che può essere mutualmente concordato con il ballerino, anziché semplicemente accettarlo, per non dire subirlo.

Il contesto di apprendimento nel gruppo è inoltre utile per abituarsi a danzare con coloro le cui marche, le indicazioni di ballo, non sono chiare e pulite come possono essere quelle di un insegnante. Riuscire a cadenzare il corso di gruppo con delle lezioni private, costituisce una formazione ideale che garantisce i migliori risultati, soldi permettendo.

Sul fronte economico, i prezzi del mercato sono abbastanza simili, e variano in base al numero di  lezioni che si prenotano, in media si va dai 35 euro per un’ora di lezione, se si acquistano dei pacchetti di dieci ore, ai 45 euro per la singola lezione sporadica. Probabilmente anche per chi come me deve fare attenzione alle spese, se frequenta un corso collettivo, troverà beneficio anche in una lezione privata al mese, e tutto sommato i 35 euro diventerebbero un extra gestibile.

Una lezione privata disegnata sulle proprie peculiari esigenze

Grazie al lavoro individuale con un maestro infatti, ci si può aspettare una guida mirata ed un apprendimento completo. Un’attenta valutazione delle proprie capacità e potenzialità. Indicazioni chiare a cui affidare i propri passi. Per condividere un esempio, ma ognuno avrà lacune differenti, la posizione dei miei piedi non mi aiuta a mantenere un equilibrio stabile e difficilmente potrò modificare da sola delle memore fisiche consolidate, senza un osservatore esterno che pazientemente mi aiuti a sostituire queste memorie, con nuove abitudini posturali che facilitano stabilità, precisione ed eleganza nei movimenti. Ciascuno avrà il suo peculiare scoglio e proprio per questo una lezione individuale sarà strutturata diversamente da quella collettiva.

E’ un po’ come andare in palestra con un personal trainer, se non si è stanchi alla fine della lezione, vuol dire che non si è lavorato abbastanza. “Stanchi, ma felici”, questo il rinnovato motto dei giovani tangueri del nuovo millennio. Avremo pieno diritto però a richiedere di imparare qualcosa di nuovo ad ogni incontro. Come uno zuccherino per l’impegno dimostrato. E visto che anche il tempo ha un suo valore, riuscire ad apprendere in sei mesi, ciò che richiederebbe due anni, è una prospettiva decisamente allettante.

Francesca Stella

Tanguera ai primi adornos

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