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milonga, la mia prima volta, impressioni e consigli

Prima serata in milonga

Milonga prima volta Impressioni e consigli da una principiante

Pochi mesi di lezioni di tango, ancora le sensazioni di impaccio e ti invitano ad andare in Milonga? Per non arrivare impreparati scoprite com’è, cosa si prova la prima volta e cosa fare per rompere il ghiaccio leggendo le impressioni di una giovane neofita, ovvero me stessa.

Partendo dall’ abc, per chi ancora non fosse avvezzo alla cosa, la milonga è sia il nome di un vero e proprio ballo, precursore del tango, sia il posto dove si va a ballare, una sorta di discoteca per soli tangueri se vogliamo dirla in modo spicciolo e all’italiana.

Detto ciò, a chi non c’è mai stato rimane comunque il dubbio di come effettivamente sia e di cosa aspettarsi. Beh, di milonghe ce ne sono di diversi tipi, più o meno formali, ma qui vi racconto com’è andata a me.

Meraviglia, fascino, eccitazione

ma, a dirla francamente, anche panico e un pizzico di inadeguatezza. Queste le mie prime sincere emozioni quando pochi giorni fa, spinta dalla curiosità e dalla voglia di mettermi alla prova sul campo, sono entrata per la prima volta in una milonga. Sembrava di essere in un film d’altri tempi, bellissimo e lontano dalla realtà di tutti i giorni. Luci soffuse, tavolini bianchi che delimitavano la pista da ballo, parquet scuro a terra, un tavolo con rinfresco in un angolo, orchestra dal vivo che intonava melodie da sfondo ai movimenti di ballerini di ogni età, soprattutto più grandi di me. Sì, perché è questa un’altra cosa bella del tango, quella di avere la capacità di legare a sé ogni tipo di persona, la quale non vorrà più allontanarsene perché viene catapultata in un’altra dimensione. E ciò lo si nota benissimo guardando i visi della gente mentre balla.

Abbigliamento milonguero che mistero!

Ma torniamo alla realtà di quella sera. Le donne, tutte chic, portavano scarpe da tango di ogni modello, rigorosamente con tacco a spillo alto e abbinate ad abiti eleganti di vari colori o a fantasie, con gonne lunghe fino al ginocchio e dalle linee morbide che facevano risaltare ancor di più ogni movimento. Pochissimi pantaloni, soprattutto larghi a mo’ di odalisca, proprio come piacciono a me. Anche gli uomini erano vestiti di tutto punto, molti con i tipici pantaloni con le pinces e tutti con le scarpe da ballerini provetti. In un angolo della sala c’era poi anche un piccolo spazio espositivo e di prova di vestiti e calzature specifiche.

Quanto a me, il fatto di non essere mai stata in una milonga mi aveva messo non poco in crisi per quanto riguarda l’abbigliamento. Più volte mi sono chiesta “Che cosa mi metto stasera? Sarà adeguato?”. La mia estrema indecisione, unita al ritardo che stavo accumulando prima di andare, mi ha fatto optare per la cosa più sbrigativa e comoda: un jeans e una camicia a fiori. Per carità, mise carina e sbarazzina, ma non proprio in linea con gli standard di stile che mi sono ritrovata davanti. Il mio primo pensiero all’entrata è stato infatti “Cavolo, solo io ho i jeans, che vergogna! Già non so ballare, in più sarò visibile a tutti vestita così!”.

L’ansia da prestazione in milonga, aspetta che ti passa.

L’attimo di crisi iniziale legata all’aspetto – superato abbastanza in fretta anche perché non mi sarei mai potuta cambiare! – è stato sostituito poi dal panico causato dal pensiero: “Sì, ma qui sono tutti bravissimi!” Forse qualcuno si riconoscerà in me! Ripensandoci in modo razionale credo che questa sia una sensazione normalissima tipica di tutti coloro che, essendo ancora alle prime armi, non si sentono sicuri di ciò che sanno, non si rendono conto che in realtà qualcosina riescono comunque a farla e vedono gli altri, anche gente al loro stesso livello, come dei super esperti. Realizzato che si tratta solo di una sensazione passeggera si può stare un po’ più tranquilli!

Il mio primo passo in milonga.

Il primo ballo è stato con il mio insegnante. Non vi dico che ansia! Avevo paura di sbagliare, di fare una brutta figura davanti agli altri e con lui che mi aveva insegnato quello che sapevo; inoltre pensavo che fossero tutti lì a guardarmi e a giudicarmi. All’attacco della musica, poi, invece di abbracciare il mio ballerino come si dovrebbe, e come di norma faccio a lezione, mi ci sono letteralmente aggrappata nella speranza che questo potesse scacciare la paura e mi voltavo a scrutarlo per cercare di leggergli in viso i passi che avrebbe fatto. Praticamente stavo facendo tutto quello che il tango non vuole ed ero un fascio di nervi! Poi, dopo un po’ di passi, la musica che ti coinvolge inevitabilmente e qualche parola confortante la tensione è finalmente calata, ho cercato di rilassarmi e farmi guidare e vi assicuro che la cosa è migliorata.

Un tango più bello dell’altro.

Com’è proseguita la serata? Beh, a questo primo tango ne sono seguiti altri, sempre con un po’ di fiducia e spensieratezza in più, miste al pensiero di non volermi fermare e ballarne un altro perché ogni volta è più bella di quella precedente. Conclusione, sono rimasta fino alla chiusura della serata: visto, alla fine anche un principiante ce la può fare… ed è una figata! Alla seconda milonga infatti mi sono fatta meno problemi, ho cercato di scacciare via le mie ansie stupide, anche se legittime, e mi sono divertita ancora di più.

Spero che chiunque abbia avuto le mie stesse impressioni sia confortato dallo scoprire di non essere stato il solo, chi non si è ancora lanciato possa essere spinto a provare e chi invece non si riconosce nel mio racconto abbia voglia di condividere con un commento la propria personale esperienza.

 

Consigli per una prima serata in milonga

SCARPE:

  • indossa scarpe da tango: sono comodissime, agevolano il movimento, ti fanno sentire molto femminile e poi sono bellissime!

ABBIGLIAMENTO:

  •  Gonna: se sei una tipa da gonna allora sfoggiala. Gonna al ginocchio o di poco sopra; tubino sempre molto raffinato! e spacchi, per non intralciare i movimenti delle gambe; oppure gonne e vestiti leggermente scampanati e morbidi sul fondo che si appoggiano ai polpacci.
  • Pantaloni: al momento se ne vedono per lo più nel modello odalisca, un po’ larghi e stretti alla caviglia – bellissimi sono quelli con un taglio laterale che lascia intravvedere la gamba. Oppure a palazzo, sia lunghi sia a mezzo polpaccio che fanno risaltare le scarpe.
  • Qualsiasi capo in cui ti senta comoda e non diventi causa di disagio alla vista di altri vestiti come sopra. Ci sono anche persone vestite in modo più sportivo come me.

ACCESSORI:

  • un ventaglio. La maggior parte delle signore ce l’ha, è comodo per rinfrescarsi dopo aver ballato e senza dubbio fa tanto chic e pendant con quell’ambiente!

ATTEGGIAMENTO:

  • Non vergognarti di sbagliare. Sarà una frase scontata ma in fondo è vera: sono stati tutti principianti all’inizio e da qualche parte si deve pure iniziare!
  • Non avere paura di essere osservato o giudicato. La verità? Quelli che sono in pista non possono guardarti; quelli che non stanno ballando chiacchierano tra di loro o ascoltano la musica e, semmai dovessero guardarti e giudicarti, perché farti toccare da questo? Tu stai ballando solo per te e con l’altra persona, non per gli altri!
  • Il primo ballo magari fallo con qualcuno che conosci, un tuo compagno di lezione o il tuo insegnante, così ti sentirai più a tuo agio e questo ti darà la carica per riuscire a ballare anche con altri;
  • Se ti invita gente nuova precisa che sei un principiante così eviti che ti propongano dei passi troppo complessi che potresti essere non capace di seguire, con conseguenti delusione e frustrazione per te;
  • Buttati a ballare anche con chi non conosci perché c’è tanto da imparare e aiuta a vincere la timidezza. Come per migliorare nelle lingue straniere bisogna andare all’estero e parlare con i madrelingua, così nella danza bisogna andare a ballare e farlo con più gente possibile. Diventerà una droga, più balli e più vuoi continuare a farlo… e più migliori!
  • Come mi è stato consigliato, non pensare ai passi che sai o a quelli che potresti non saper fare e lasciati invece trasportare dalla musica e dall’altra persona cercando di rilassarti.
  • Prova a chiudere o socchiudere gli occhi mentre balli: aiuta a staccarsi dalla realtà esterna e concentrarti solo sulla musica, su chi ti sta guidando e sulle sensazioni. Lo fanno praticamente tutte le donne, anche io ci ho provato e direi che funziona!

GALATEO:

  • Se ti invitano a ballare non rifiutare. È ovviamente poco cortese declinare un invito (a meno che non si sia veramente sfiniti o si voglia evitare quello specifico ballerino), potrebbe risultare altezzoso e inoltre ci si gioca la possibilità di farsi invitare di nuovo in futuro da quella stessa persona.
  • Quando finisce il tango che stavi ballando non congedare il tuo partner. Le buone maniere della milonga vogliono infatti che si balli con lo stesso ballerino tutta la tanda, ovvero una sequenza di alcuni brani (generalmente 4). Lasciare un ballerino a metà tanda risulta scortese.
  • Se sei un uomo, anche se principiante non essere timido, guardati in giro e appena ricevi uno sguardo di consenso dalla donna, invitala e vai a ballare con sicurezza. Non invitarla però proprio all’ultimo brano!
  • Se sei una donna, aspetta che sia l’uomo ad avvicinarsi e invitarti dopo che tu hai accettato il suo invito con lo sguardo e un sorriso. Questa è ciò che viene chiamato infatti “ mirada ”. Dal canto tuo, tuttavia, per far sì che ti invitano. Mostra sempre un atteggiamento di apertura e cordialità, sorridendo e non sembrando imbronciata o pensierosa… chi mai vorrebbe ballare con una così!?

ULTIMO CONSIGLIO E IL PIÙ IMPORTANTE: DIVERTITI!

Lascia i pensieri e le preoccupazioni fuori dalla porta della sala e goditi appieno il ballo.

Valeria L.

Andrea "Romez" Castagna

Ballerino di tango e appassionato insegnante, autore del sito Romeztango.it e del suo blog. Scrivimi per qualsiasi domanda! Stai buono e balla Tango! :)

Questo articolo ha un commento

  1. “…emozione, passione e voglia di tuffarsi ad occhi chiusi in questo mondo … ciò che mi hai trasmesso … grazie Valeria L.”

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