a La cumparsita abbiamo dedicato un’articolo: La Cumparsita, il più celebre dei tanghi.
EL CHOCLO (àngel Villoldo – 1903; varie letras, Villoldo, Marambio Catan, Discépolo)
Se La Cumparsita è la regina dei tanghi El choclo ne è il re. Fu suonato per la prima volta nel 1903 dal pianista José Luis Roncallo. Del significato del “Choclo” (la pannocchia) sono state date diverse versioni: che fosse un’allusione sessuale, un soprannome di un amico di Villoldo, un minestrone, dove galleggiavano numerose pannocchie di mais, (olla podrida) che si serviva in una trattoria molto famosa a quei tempi. La letra più famosa fu scritta nel 1947 da Discépolo su richiesta della cantante Libertad Lamarque, per il film “Gran Casino”. Il testo è l’autocelebrazione del genere che dalle origini più umili ha saputo conquistare il mondo.
Tra le innumerevoli versioni ricordiamo D’Arienzo, Di Sarli, Firpo, Salgàn e Pontier. Tra quella cantate, Vargas con l’orchestra D’Agostino su testo di Marambio Catàn, Alberto Arenas – Canaro, Alberto Castillo, Charlo, Beròn con Troilo.
A MEDIA LUZ (Carlos Lenzi-Edgardo Donato – 1925)
Carlos César Lenzi la compose nel 1925 a Montevideo per lo spettacolo teatrale “Su majestad la rivista”. “A media luz” rappresenta il massimo della sensualità mai ascoltata in una canzone: amor terreno, amore a pagamento in una garçonniere di Avenida Corrientes 348 (strada famosa per i suoi bordelli di lusso), arredata dalla ditta Maples, un tempo specializzata in mobili per nidi di amore: un pianoforte, un grammofono Vitrola, un telefono sempre squillante ed un gatto di porcellana “pa que no maulle al amor”(che non può miagolare all’amore).
Delle innumerevoli versioni esistenti spicca quella di Carlos Gardel, Alberto Castillo, Hugo del Carril con l’accompagnamento di chitarre. Con cantante ed orchestra quelle di Fiorentino-José Basso, Arenas-Canaro, Ledesma-Fresedo e dello stesso Donato con i cantanti Carlos Almada e Horacio Lagos. Con la sola orchestra da ricordare le versioni di Calò, D’arienzo, Alfredo Gobbi.